A Canadian tale
Sigma 14-24mm 2.8 art
Sony E-mount on α7rIII
Ph. Francesco Riccardo Iacomino
Un resoconto fotografico del mio recente viaggio sulle Canadian Rockies, in compagnia del nuovo SIGMA 14-24mm 2.8 Art.
Si tratta del primo zoom della serie Art con innesto diretto Sony E-mount, montato su α7rIII, in prova per SIGMA Foto Italia (grazie ad M-trading)
La presentazione ufficiale di questo nuovo zoom Sigma è avvenuta poche settimane prima della mia partenza per il Canada. Quando mi è stata presentata l'opportunità di testare il nuovo 14-24 Art non me lo sono fatto ripetere: si trattava esattamente della lente di cui avevo bisogno. 
Premetto che, come per i precedenti articoli, anche in questo caso non vi troverete dinnanzi ad una "recensione" in senso tecnico, bensì ad un semplice racconto di viaggio per immagini, con commenti inerenti le caratteristiche della lente.
Senza indugiare in tecnicismi, vi basti sapere che non ci troviamo davanti ad un semplice zoom per reflex, con innesto riadattato per mirrorless Sony: la lente è stata totalmente riprogettata da SIGMA per abbinarsi specificamente al mondo mirrorless. E' un obiettivo del tutto nuovo.
Solo l'anno scorso, quando ancora non avevo abbracciato il mondo mirrorless, avevo acquistato il SIGMA 14-24 Art Canon Mount, da abbinare alla mia fedele 5D mark III. All'epoca l'obiettivo era appena stato presentato.
Ebbene, rispetto a quell'obiettivo, il nuovo 14-24 è più leggero di circa 400g (che su un grandangolo sono davvero tanti), oltre che molto più compatto. L'innesto diretto (senza necessità di alcun anello adattatore) rende dunque l'accoppiata corpo-obiettivo perfetta. Uno zoom super-grandangolare, dall'apertura e qualità straordinaria, finalmente anche extra-compatto.
Ho conservato lo zoom per le ultime due settimane di viaggio, quelle dedicate alle leggendarie Canadian Rockies.
Partiamo.
Provenendo da nord, giungiamo al Jasper National Park.
Prima tappa, il Maligne Canyon: un sentiero costeggia le rapide del fiume, affacciandosi su strette gole e crepacci, erosi dall'incessante azione dell'acqua.
Controluce, la lente si dimostra fenomenale. Il flare è discreto e piacevole, la resa cromatica impeccabile.
Verso sera, esplorando i dintorni del Piramide Lake, uno specchio d'acqua riflette il sole che tramonta: a f22 la stella del SIGMA è davvero meravigliosa, ancor meglio se doppia!
La gestione di luci ed ombre è ottima, anche grazie alla straordinaria gamma dinamica della Sony.
Il mattino successivo intraprendiamo la lunga hike della "Valley of Five Lakes". Il blu intenso del cielo si specchia nel luminoso turchese dei laghi. La resa cromatica del SIGMA si fa apprezzare pienamente.    
Nel pomeriggio ci dirigiamo presso la celebre ed iconica Spirit Island, sul Maligne Lake. La luce è attenuata e diffusa da velature sparse, condizione perfetta per apprezzare la placida calma del luogo. 
SIGMA 14-24 Art è assolutamente perfetto per queste occasioni: permette di catturare il paesaggio in tutta la sua maestosa ampiezza, con nitidezza impareggiabile e colori fedeli.

Il giorno successivo ci concediamo un lungo detour verso un'autentica gemma della British Columbia, le Helmeck falls, punta di diamante del Wells Gray Provincial Park
Da 24 a 14mm la prospettiva può cambiare completamente.
Verso sera il cielo minaccia tempesta, che puntualmente si verifica pochi istanti dopo il tramonto. 

La situazione di luce è assolutamente spettacolare: da un lato il tramonto colora il cielo, mentre dall'altro, proprio sulla cascata, scure nubi si preparano a scaricare la potenza del temporale.
Piove, ma la tropicalizzazione del SIGMA si rivela estremamente efficace. Non c'è tempo per montare il cavalletto, ma a 2.8 il SIGMA è già incredibilmente nitido. I 14mm permettono di abbracciare l'intera scena e la gamma dinamica della Sony fa il resto.
Rientrati a Jasper, al tramonto ci dedichiamo alle splendide Sunwapta Falls, sulla Icefield Parkway
Attendiamo che la calda luce del tramonto illumini le creste dei pini ed i monti che incorniciano il vortice d'acqua. Pochi secondi di lunga esposizione addolciscono l'impetuosità della cascata, con Francesca che, coraggiosamente, si affaccia sullo strapiombo al fine di evidenziare la prospettiva.
Proseguiamo sulla Icefields Parkway, sormontata da rocce e ghiacciai, sempre immortalati dall'occhio nitido del SIGMA 14-24. 
Tappa al Peyto Lake, altra iconica perla delle Canadian Rockies.
Il cielo nuvoloso, in questo frangente, rende il paesaggio "moody" ed ancor più affascinante. Mi diverto a giocare con l'ampia apertura del SIGMA: a f 2.8 lo sfocato del primo piano è incantevole, mentre la nitidezza del piano a fuoco è impressionante.

Giunti a Banff, percorriamo la Bow Valley Parkway, con tappa a Johnston Canyon, sotto immortalato con un ampio "top-down" che evidenzia ancora una volta le notevoli doti cromatiche del SIGMA. Accanto, le ultime luci del giorno sui Vermillion Lakes.
Il giorno successivo ci dirigiamo verso Yoho National Park.
Malgrado la pioggia battente, non disperiamo ed attraversiamo nuovamente il confine tra Alberta e British Columbia, diretti verso l'Emerald Lake.
 Le nostre aspettative e speranze non vengono tradite: poco prima dell'orario del tramonto, la pioggia si attenua ed il cielo comincia a far filtrare luce, giusto in tempo per regalarci un inatteso quanto meraviglioso arcobaleno sul lago.

In una situazione del genere, con pioggia scrosciante e umidità alle stelle, poter contare su una lente perfettamente tropicalizzata è fondamentale. Il SIGMA 14-24 mm su Sony mette a fuoco in un istante e la resa cromatica è veramente preziosa.
Passato il temporale, c'è tempo per godersi la magia del riflesso del cielo sull'Emerald Lake, ancora una volta catturato impeccabilmente dal 14-24.
Rientrati a Banff, il mattino successivo la sveglia suona alle 04.15: l'alba al Lake Louise ci attende.
Una splendida alba colora le vette dei monti attorno al lago, ed il rosso delle canoe regala un notevole valore aggiunto alla scena, immortalata con la solita precisione dal SIGMA 14-24 Art, che restituisce colori e contrasti fedelissimi.
Le Canadian Rockies non sono avare di scorci meravigliosi, ed il meteo è in continuo mutamento.
Basta però saper attendere e le sorprese sono sempre dietro l'angolo.

Oramai il SIGMA 14-24 sembra incollato alla Sony, non vi è davvero motivo per cambiarlo ed anzi la certezza di poter contare su una lente così precisa è un sollievo per ogni situazione.
Il mattino successivo la sveglia suona ancora prima, alle 03.30: ci attende l'alba al Moraine lake, icona e simbolo dei paesaggi canadesi
La blue hour è incantevole. La combinazione tra l'ampia apertura a f 2.8 del SIGMA e la strepitosa gamma dinamica della Sony a7riii renderebbero superfluo anche l'uso del cavalletto, che comunque decidiamo di montare per sicurezza.

Le lame di luce dell'alba colorano le vette dei monti, mentre il blu del lago assume un colore turchese accecante.
La qualità dell'abbinamento SIGMA 14-24 | Sony a7rIII è pressochè impareggiabile, dunque c'è tempo anche per godersi il momento in tranquillità
La mattinata prosegue nel migliore dei modi, facendo tappa nuovamente al Peyto Lake, questa volta sormontato da nuvole bianche e sprazzi di cielo azzurro.
Infine, l'ultima sera al Banff National Park il tramonto pennella di viola il caldo azzurro del cielo sopra Johnson Lake.
L'avventura nelle Canadian Rockies volge quindi al termine.
Il grandangolo, per un paesaggista, è evidentemente uno strumento fondamentale, imprescindibile 
Dopo l'esperienza con il SIGMA 14-24 Art E-mount su Sony a7rIII, posso affermare senza alcun dubbio di aver trovato finalmente il grandangolo definitivo.
Maneggevole, leggero, solido. Nitido all'inverosimile, anche a 2.8. Resa cromatica impeccabile e giusta escursione focale. Messa a fuoco istantanea in ogni condizione di luce.
 il SIGMA 14-24mm Art E-Mount è senza dubbio il miglior zoom grandangolare che abbia mai provato.
SIGMA ha alzato l'asticella della qualità degli obiettivi fotografici già da anni, a far tempo dall'introduzione della serie ART. 
Con la presentazione del nuovo 14-24 E-mount, però, tutta la qualità ART è stata finalmente racchiusa in un corpo leggero e compatto, perfettamente adatto (e non più "adattato") al corpo mirrorless.
Ed è l'inizio di una vera e propria rivoluzione. 

Francesco Riccardo Iacomino
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